Rassegna storica del Risorgimento
OHMS FERDINAND
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1959
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Il diario di Ohms del 1848
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Giovedì, 10 agosto 1848.
Le truppe austriache comandate dal Welden sono già arrivate a Bologna. Ora ci mancano quattro corrieri postali tedeschi. Oggi ho scritto a "Verona ed ho spedito posta anche per l'inoltro ad altre destinazioni nella speranza che la via sia libera.
Venerdì, 11 agosto 1848,
Niente posta neppure oggi. Sui giornali romani della sera di ieri si parla di un accordo fra Welden ed il prolegato di Bologna, *) secondo cui le truppe austriache rimangono fuori della città limitandosi a difenderne le porte. Non mi è facile spiegarmi una simile arrendevolezza.
Sul Corso si è già esclamato: La fuga dei tedeschi da Bologna*. Chi conosce gli Italiani non deve cedere neppure nelle cose più insignificanti.
Si comunica da Milano che Carlo Alberto e le truppe piemontesi vi hanno preceduto le nostre; si vedrà se la notizia sarà confermata. H capitano svizzero Mayer parte nuovamente da qui senza aver fatto nulla ed esige Io scioglimento di ambedue i reggimenti stranieri.
Pare che l'ambasciatore francese abbia fatto protesta contro l'interpretazione della sua risposta al popolo di Roma fatta a mezzo di Sterbini, ma principalmente contro l'espressione di barbari diretta a noi.
Il proclama del prolegato di Bologna Bianchetti con cui quel funzionario sconsiglia qualsiasi resistenza trattandosi dell'impossibilità assolata di difendere la città è del 7 corrente;2) quello del tenente maresciallo barone "Welden con la citata convenzione è dell'8.s) Quest'ultimo ha ormai dato i suoi risultati incoraggiando la città, precedentemente tranquilla, dapprima ad insulti e persino ad asfiassinii di qualche officiale e soldato austriaco, assassinii, cui non si potè porre subito un freno; lia provocato poi ima sollevazione in massa della popolazione trascinandovi dietro tutta la Romagna, per cui noi non potemmo più impadronirci della città e dovemmo ritirarci a Cento.
Proclama del colonnello pontificio Bclluzzi.4) Protesta del papa contro l'invasione delle truppe austriache nel Bolognese, anche in forma d'una nota circolare al corpo diplomatico qui accreditato in data dcll'll corrente.
L'avvocato Galletti ha. rioccupato il proprio posto al banco dei ministri.
Sabato, 12 agosto 1848.
Il generale di brigata e comandante di ambedue i reggimenti stranieri al soldo del papa Casspar von Latour *) è stato nominato ministro della guerra; ma si dubita della sua accettazione. Proclami del conte Fabbri, ministro dell'interno, ai Romani, e del
*) Era allora prolegato di Bologna, come è noto, il conte Cesare Bianchetti, nato in quella città il 20 maggio 1775. Vi mori il 23 febbraio 1849.
*) Fu pubblicato nel n. 156 della Gazzetta di Roma del 10 agosto, ma porta la data del 6 agosto. L'Ohm* confuse la data della corrispondenza con quella del proclama.
3) Non dell'8, ma del 7 agosto. Cfr. il testo della convenzione nel n. 156 della Gozzetta di Roma del 10 agosto 1848.
*) II colonnello Domenico Belluzzi ora nato a Bologna nel 1798. Mori a Tolone nel 1853.
5) Gasparo de Latour (nato a Brigali nella Svìzzera nel 1784) era entrato in servizio della Santa Se le nel 1832 con il grado di maggiore. Tenente colonnello nel 1844, colonnello nel 184'), era stato promosso generale di brigata il 20 luglio 1848 e gli era stato assegnato H comando dei due reggimenti stranieri.