Istituto per la storia del Risorgimento italiano

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Fondo Airoldi

Titolo originale:

Fondo Airoldi

Tipologia:

fondo

Data:

XVIII sec. - XIX sec.

Consistenza:

4

Descrizione:

Il fondo Airoldi conservato nell’Archivio del Museo Centrale del Risorgimento di Roma (bb. 916-919 e ms. 1021) costituisce una raccolta miscellanea di documenti settecenteschi e ottocenteschi, prodotti in gran parte nell’Italia Settentrionale, e comprendenti una vasta tipologia documentaria, dai decreti reali, agli atti notarili, a biglietti d’ingresso del teatro alla Scala di Milano, a spartiti musicali, ecc. La stessa varietà si riscontra nelle persone e negli enti produttori, dai papi a personaggi di cui si è perso qualsiasi ricordo e non altrimenti noti, la cui presenza è frutto della scarsa sistematicità della raccolta, la cui formazione appare legata in alcuni casi all’interesse del possessore del fondo per specifiche tipologie documentarie, in altri al personaggio, famiglia o enti che compaiono come autori o destinatari delle carte.
Anche i nuclei documentari che è possibile individuare all’interno della raccolta si configurano come legati di volta in volta a precise tipologie di documento, ad un personaggio o ente, ad un luogo o ad un periodo specifico.
La raccolta è formata da 439 documenti, 30 stampati, 5 manoscritti, datati tra il 1669 e il 1907. Come detto, nel fondo è possibile riscontrare la presenza di diversi nuclei documentari. Il più interessante è probabilmente quello proveniente dall’archivio personale di Biagio Miraglia, patriota e scrittore di origine calabrese. Essa comprende documenti conservati nella b. 917, fasc. 36, e fascicoli 45-71. Si tratta in gran parte di lettere, tra le quali segnaliamo quelle inviate al Miraglia da Costantino Nigra (MCRR, b. 917, f. 51), Francesco Crispi (MCRR, b. 917, f. 54, doc. 1, 6 ottobre 1960, su carta intestata “Segreteria Generale della Dittatura dell\'Italia Meridionale”; la lettera è indirizzata al Miraglia in qualità di direttore del Giornale Officiale di Napoli), Agostino Bertani (MCRR, b. 917, f. 55, 27 settembre 1960) da Emilio Visconti Venosta (MCRR, b. 917, doc. 1, 12 novembre 1860, su carta intestata “Luogotenenza Generale del Re nelle Provincie Napoletane. Gabinetto”), da Giuseppe Garibaldi (MCRR, b. 917, f. 59, doc. 1, 5 ottobre 1960; la lettera è redatta da Francesco Crispi e sottoscritta dal Garibaldi ed è anch’essa indirizzata allo scrittore calabrese in qualità di direttore del suddetto giornale), da Marco Minghetti in qualità di Ministro delle Finanze (MCRR, b. 917, f. 61, doc. 1), da Francesco Domenico Guerrazzi (MCRR, b. 917, f. 71, doc. 1, 3 novembre 1858 ). Si conserva anche certificazione relativa alla nomina del Miraglia a segretario del Governo provvisorio della Calabria Citra nel 1848 (MCRR, b. 917, f. 71, doc. 6), la minuta di una circolare diretta dal Miraglia stesso, in qualità di prefetto di Pisa, ai sindaci della provincia (MCRR, b. 917, f. 71, doc. 4, 26 luglio 1877), documenti relativi all’agitatore croato Imbro I de Tkalac, tra cui due memorie dal titolo “Coup d’oeil sur la situation intérieure de l’Autriche” e “Des moyens d’agitation contre l\'Autriche” (cfr. MCRR, b. 917, f. 47, docc. 1-2, 30 novembe e 10 dicembre 1863), una lettera di Luigi Kossuth ad Ubaldino Peruzzi su un’istanza presentata al secondo in qualità di Ministro degli Interni dal de Tkalac (MCRR, b. 918, f. 48, doc. 1, 28 novembre 1863), argomento sul quale abbiamo una lettera dello stesso de Tkalac al Kossuth (MCRR, b. 918, f. 49, doc. 1, 15 dicembre 1863).
Altro personaggio ben documentato nella raccolta in oggetto è l’abate Pierdomenico Soresi (un letterato amico del Parini, autore di scritti pedagogici) in relazione al quale si conservano diverse lettere a lui inviate (cfr. MCRR, b. 917, ff. 18-22, 1771-1773), in particolare da Carlo Giuseppe Beraudo di Pralormo (cfr. MCRR, b. 917, f. 22, docc. 1-5, 1771-1773).
Meno noti sono Giuseppe Capello, ufficiale dell’esercito sardo, poi di quello italiano (cfr. MCRR, b. 919, ff. 16-17, 1841-1879), Bortolo Lazzaris, che fece parte dell’assemblea dei deputati della Provincia di Venezia all’epoca della Repubblica Veneta, in rappresentanza della municipalità della città lagunare (cfr. MCRR, b. 917, f. 72, docc. 1-4, 6-13; b. 918, f. 4, docc. 3-4, 1848-1849), e Bernardo Fantina, funzionario del Commissariato dipartimentale di Viadana e di quello distrettuale di Sermide (si conservano: lettere dirette al Fantina e un’istanza presentata dallo stesso al Governo di Milano, cfr. MCRR, b. 917, ff. 29-30; certificati diversi e un componimento in versi, cfr. MCRR, b. 918. f. 2, docc. 48, 49 50, b. 918, f. 10, doc. 1, f. 11, doc.9, f. 18; f. 32, i documenti in oggetto sono datati tra il 1808 e il 1835). Da segnalare anche documenti relativi alla famiglia Calvi di Busseto, in particolare documenti compresi tra il 1749 e il 1753 relativi ad Angelo e Pietro Antonio Calvi, tra cui due atti notarili del 17 febbraio e 15 giugno 1751 (cfr. MCRR, b. 916, f. 12, docc. 4, 4a), lettere e ricevute destinate ad Angelo Calvi (tra questi una lettera del marchese Uberto Pallavicini del 29 maggio 1753, MCRR, b. 917, f. 15, doc. 1, e due ricevute rilasciate da Anna Anguissola Pallavicini datate 21 maggio 1750 e 13 gennaio 1767, cfr. MCRR, b. 917, f. 17, docc. 1-2), due sentenze del tribunale di prima istanza di Borgo San Donnino contro le sorelle Calvi di Busseto (documenti mutili, cfr. MCRR, b. 918, f. 2, docc- 38 e 39, 1814-1815).
Per quanto riguarda i documenti sul Fantina, come si può notare, a differenza degli altri su citati non sono conservati in una stessa unità fisica, bensì sono stati inseriti in altri nuclei documentari, formati in base a criteri legati alla tipologia documentaria, come i documenti conservati nella b. 918, f. 2, in cui si custodiscono numerose marche da bollo, talvolta insieme alla porzioni di documenti sulle quali sono poste. Un altro documento relativo al Fantina si conserva invece nel f. 10, in cui sono conservate carte inerenti alla città di Viadana e ad istituzioni aventi sede in essa, come il commissariato distrettuale, la deputazione comunale, l’ospedale civico; la documentazione in oggetto è in parte relativa ad un’inondazione verificatisi nel novembre 1839. Alcuni dei documenti relativi a Viadana sono a loro volta da legare all’attività della Delegazione Provinciale di Mantova, in particolare quelli conservati nella b. 918, f. 5, inerenti alla coscrizione e agli alloggiamenti militari nella provincia (si conservano lettere, ma anche disposizioni, regolamenti, ecc.; le carte sono databili al secondo quarto dell’800). Altri documenti inerenti al Fantina sono conservati in carte relative alla dominazione francese nel Nord-Italia, dal 1798 al 1815 (cfr. MCRR, b. 918, ff. 20-21), che includono diverse tipologie documentarie, dalla corrispondenza tra funzionari di vario livello (tra cui una lettera del Ricci, ministro delle Finanze della Repubblica Cisalpina, al Vignolle, Ministro della Guerra, cfr. MCRR, b. 918, f. 20, doc. 1, 7 giugno 1798), a certificati, a regolamenti (cfr. MCRR, b. 918, f. 20, doc. 14, “Regolamento riguardante il servizio dei Trasporti, e Convogli Militari nel Territorio della Repubblica Cisalpina secondo le Leggi, Decreti, e Regolamenti Militari”, a stampa)
Quanto detto a proposito del Fantina e della città di Viadana mostra dunque, come già accennato, come documenti legati da uno stesso argomento siano finiti in altri conservati in base a criteri diversi. Ciò rende impossibile, tra l’altro, ricostruire i nuclei originari esistenti prima della formazione della raccolta, o quelli eventualmente formati dopo l’entrata della documentazione nel Museo Centrale del Risorgimento.
Tra le raccolte di documenti formate in base alla tipologia documentaria, le più cospicue sono quelle formate rispettivamente da numerosi componimenti in versi (b. 918, ff. 17-18), alcuni dei quali anonimi o non datati, tra i quali uno di Ippolito Pindemonte dedicato al Foscolo (cfr. MCRR, b. 918, f. 17, doc. 3), ed uno di Vincenzo Monti (MCRR, b. 918, f. 17, doc.14). Si conserva anche una raccolta di “boni” e banconote (in parte falsi), dello Stato Pontificio (MCRR, b. 916, f. 7). Altra raccolta è quella costituita da alcune bolle pontificie dirette al vicario generale \"in spiritualibus\" del vescovo di Parma in merito alla concessione di dispense matrimoniali, comprese tra gli anni 1669 e 1699 (MCRR, b. 919, f. 24, docc. 1-4).
L’accenno a questi ultimi documenti ci conduce a parlare degli atti in pergamena conservati nella raccolta in questione. Essa si presenta piuttosto cospicua rispetto ad altri fondi conservati nel Museo Centrale del Risorgimento di Roma. Si tratta in gran parte di privilegi, ossia di conferimenti di titoli e onorificenze. Tra loro è compreso il documento più antico conservato nella presente raccolta, ossia la concessione di un beneficio ecclesiastico da parte del vicario generale “in spiritualibus” del vescovo di Parma (MCRR, b. 916, f. 1, doc. 1, 16 gennaio 1702), due bolle pontificie relative all’affidamento di due parrocchie poste nella diocesi di Piacenza al sacerdote Siro Covelli (MCRR, b. 919, f. 23, doc. 1, 17 ottobre 1727; MCRR, b. 919, f. 20, doc. 1, 13 settembre 1748), un breve di Clemente XII diretto a due sacerdoti di Borgo San Donnino (MCRR, b. 916, f. 1, doc. 2, 31 maggio 1738).
Naturalmente, essendo di fronte ad una raccolta, molti dei documenti conservati non hanno alcuna analogia con gli altri, e non sono riferibili ad un preciso nucleo documentario. Tra loro ancora una volta numerosi conferimenti di nomine, titoli o onorificenze (in particolare del re di Sardegna), ma anche lettere di personaggi più o meno famosi, tra le quali tre lettere di Giuseppe Garibaldi (oltre a quella diretta a Biagio Miraglia si custodiscono una lettera del 25 maggio 1849 ad un destinatario sconosciuto, MCRR, b. 917, f. 1, doc. 1, ed una a Giacomo Viaria, MCRR, b. 917, f. 35, doc. 1, 1 aprile 1863) ed un ordine di pagamento del Cavour (MCRR, b. 919, f. 4, doc. 1, 22 marzo 1859).
Per quanto riguarda infine i manoscritti, si conservano una copia della lettera di Mazzini a Carlo Alberto di Savoia. (“A Carlo Alberto di Savoia.Un italiano”, MCRR, b. 919, f. 22, doc. 2), un libretto dal titolo “Cristina di Svezia. Tragedia Lirica del Cav. Seliere Romani. Posta in musica da S. Thalberg” (MCRR, b. 916, f. 14, doc. 2, s.d.), un manoscritto del canonico Filippo Schiassi (cfr. MCRR, b. 918, b. 7. f. 7, 1815), un poemetto attribuibile ad Abelardo Comola (MCRR, b. 919, f. 21, doc. 3, s. d.), scritti diversi di Pietro Giordani riuniti in un unico volume (cfr. MCRR, ms. 1021).

Redazione e revisione:

  • Pizzo Marco, 2005/04/16, compilazione
  • Pizzo Marco, 2016/09/19, aggiornamento