Titolo originale:
Fondo RenazziTipologia:
fondoData:
(s.d.)Consistenza:
[non specificata]Descrizione:
Il fondo denominato “Carte Renazzi” conserva nella busta n.: 132 carte relative a diversi membri della famiglia Renazzi, per una arco cronologico compreso tra il 1785 e il 1870.Nonostante le ridotte dimensioni, appena 214 unità documentarie, questa raccolta risulta comunque preziosa ed interessante testimoniando delle vicende di una famiglia romana che per almeno tre generazioni fu protagonista della vita cittadina, a partire dal giurista Filippo Maria Renazzi. Riguardo alla sua figura e alla sua attività scientifica tra le diverse carte si possono citare: manoscritto con alcune note biografiche redatto probabilmente dal figlio Paolo Maria Renazzi (MCRR b. 132, f. 34, 5); note su di un progetto di legge per la fabbrica vaticana, probabilmente anteriori al 1800 (MCRR b. 132, f. 36, 1 - 1a); brano di carteggio con il Gran Giudice Ministro della Giustizia del 1806 relativo alla trasmissione del nuovo Codice Criminale (MCRR b. 132, f. 33, 1 - 2); manoscritto del 1807 di carattere storico-erudito così intitolato: Ricerche sulle varie maniere di contrarre le nozze […] i di loro diversi effetti presso gli antichi Romani (MCRR b. 132, f. 33, 6); concessione della nobiltà romana nel 1804 (MCRR b. 132 ,f. 36, 6); nomina a membro ordinario dell\'Accademia Italiana di Scienze Lettere ed Arti nel 1807 (MCRR b. 132, f. 34, 3).
Esigue sono le carte attinenti a Ercole Renazzi: “dichiarazione di civismo” in suo favore da parte della Commissione del Potere Esecutivo sopra gli Impiegati e Patrioti, 15 marzo 1799, (MCRR b. 132, f. 37, 1); delega con la quale il Comitato Provvisorio del Governo lo incarica di ritrovare e acquisire le carte spettanti al Comitato, del 28 settembre 1799 (MCRR b. 132, f. 37, 3). Ricca è invece la documentazione su Emidio Renazzi, composta per la maggior parte da lettere, tra cui risultano particolarmente interessanti quelle dirette al padre Paolo durante la campagna del Veneto del 1848 (MCRR b. 132, f. 13; f. 14; f. 15; f. 16).
Non mancano anche carte relative ad altri esponenti della famiglia, si conservano infatti parti più o meno consistenti dei carteggi di Felice e Paolo Renazzi tra il 1812 e il 1831 (MCRR b. 132, f. 13), e di Cleto e Paolo Maria Renazzi tra il 1819 e il 1842 (MCRR b. 132, f. 12).
Un altro aspetto che può rendere interessante questo fondo è la presenza di alcuni documenti particolarmente significativi per illustrare il rapido mutamento formale subito dal documento pubblico nel corso del XIX secolo: la nomina di Filippo Maria Renazzi a Segretario Sostituto della Reverenda Fabbrica di S. Pietro, 20 maggio 1785 (MCRR b. 132, f. 34, 1) dove sono presenti molte delle caratteristiche tipiche delle carte di “ancient regime”: il supporto in pergamena, l’intestazione ed il testo manoscritti, ed il risalto dato al capolettera; la patente che attesta l’appartenenza di Filippo Maria Renazzi al Senato della Repubblica Romana del 1798-1799 (MCRR b. 132, f. 34, 2), in cui la valenza estetica del documento viene piegata alle esigenze di razionalità e chiarezza imposte alla documentazione dalle innovazioni amministrative, introdotte a seguito della Rivoluzione francese; ed infine il decreto che conferisce nel 1871 ad Emidio Renazzi la medaglia dei benemeriti della Liberazione di Roma (MCRR b. 132, f. 21, 1), che imita le decorazioni miniate.
Storia archivistica:
L’esponente della famiglia Renazzi oggi certamente più noto è il giureconsulto Filippo Maria Renazzi (Roma, 4 luglio 1742 – 18 giugno 1808), tra i precursori della nuova scuola criminologica italiana. La carriera nell’ambito accademico del Renazzi fu una delle più rapide e straordinarie, aveva infatti appena portato a termine gli studi giuridici che nel 1763 venne nominato Lettore soprannumerario nella Classe di Giurisprudenza e l’anno seguente, all’età di appena 22 anni, gli fu assegnata la cattedra di Diritto Criminale presso l’Archiginnasio Romano. Tra il 1763 ed il 1767, la pubblicazione delle sue opere: Analisi degli elementi di diritto criminale e Dell’ordine ossia diatriba della forma dei giudizi criminali lo resero celebre in tutta Europa.Accanto agli studi giuridici, il Renazzi si interessò anche alle discipline storiche, come dimostrato dal volume: Storia dell’Università degli studi di Roma, pubblicato nel 1803. Nei pochi mesi di vita della prima Repubblica Romana, quella del 1798-1799, si impegnò anche nell’attività politica, quale membro del Senato, mentre nella carica di Segretario del Consolato troviamo un altro esponente della famiglia Renazzi: Ercole.
Alcune generazioni dopo Filippo Maria ed Ercole, incontriamo la figura di Emidio Renazzi, che partecipò alla campagna nel Veneto del 1848, per poi l’anno successivo abbandonare la carriera militare per entrare nell’amministrazione civile come Scrittore della Segreteria di Roma e Comarca. Partecipò anche attivamente alla difesa della Repubblica nel 1849, ottenendo per questo la medaglia dei benemeriti della liberazione di Roma.
La documentazione è stata prodotta da:
Persone:
- Renazzi Filippo Maria, autore
Redazione e revisione:
- Pizzo Marco, 2005/04/16, compilazione
- Pizzo Marco, 2006/03/07, aggiornamento