Istituto per la storia del Risorgimento italiano

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SEZIONE ICONOGRAFICA

Titolo originale:

SEZIONE ICONOGRAFICA

Tipologia:

divisione

Data:

XVII sec. Metà - XX sec. Metà

Consistenza:

nd

Descrizione:

La collezione iconografica del Museo Centrale del Risorgimento,e in particolar modo la sezione stampe e incisioni, è composta da circa 16.700 unità: fogli singoli, cartelle, album.
Si tratta di materiale assai eterogeneo, eseguito tra la fine del XVIII secolo e il primo quarto del XX secolo, che originariamente faceva parte della sezione “Risorgimento” della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma e che confluì all’interno dell’Istituto per la storia del Risorgimento nel .
Generalmente si tratta di incisioni realizzate in Italia, più raramente in Francia, Austria, Germania ed Inghilterra, aventi per soggetto personaggi ed eventi della storia italiana risorgimentale. In particolare si possono individuare tre grossi nuclei: una prima sezione raccoglie ritratti di personaggi comunque legati alla storia politica e culturale, italiana e straniera, tra fine ‘700 e prima guerra mondiale (sezione S, sezione R, raccolta Aroldi); una seconda sezione raccoglie incisioni raffiguranti scene e fatti delle vicende storiche e politiche e scene satiriche(sezione vedute e cassetti con numerazione romana); una terza sezione raccoglie materiali eterogenei (calendari, carta moneta, carte geografiche, progetti, piante, ecc.) che sono legate alle vicende della stratificazione archivistica dell’archivio del Museo.
Particolarmente documentata risulta l’iconografia relativa alle varie attività dello Stato Pontificio e alla città di Roma: ritratti di pontefici e di prelati; stampe commemorative legate alla figura di Pio IX; vedute della città di Roma; ampia e dettagliata documentazione relativa alle vicende della Repubblica Romana del 1849; vignette satiriche del Don Pirlone. Una presenza questa che deve essere spiegata con la collocazione dell’Istituto e, prima, della Biblioteca Vittorio Emanuele II.
La formazione di questa sezione iconografica appare dettata da criteri di corredo storiografico piuttosto che da un vero e proprio intento collezionistico e\o artistico: si voleva avere a disposizione del materiale che fosse in qualche modo utile ad “illustrare” testi o studi di storici, raramente detto materiale è stato utilizzato con intenti storico-artistici: basti pensare che nell’antico schedario del Museo ogni singola incisione era descritta per il soggetto raffigurato e raramente per l’autore dell’incisione o per la data di esecuzione.
Tecnicamente, poiché gran parte di queste opere è stata eseguita dopo il secondo quarto del XIX secolo, predomina l’utilizzo della litografia, numerose sono comunque le acquaforti, mentre meno presenti sono le altre tecniche incisorie (acquatinta, puntasecca, xilografia, ecc.).
Oggi, al termine di un intervento completo di schedatura e catalogazione su piattaforma informatica, tutte le singole incisioni sono state descritte secondo i criteri adottati dalla scheda apposita dell’Istituto Centrale per il catalogo e documentazione (ICCD) e sono ricercabili sulla base di diverse chiavi d’accesso.

Redazione e revisione:

  • Pizzo Marco, 2006/07/19, compilazione
  • Pizzo Marco, 2008/10/09, aggiornamento