Istituto per la storia del Risorgimento italiano

Consultazione on-line del patrimonio archivistico

Fondo Bruzzesi

Titolo originale:

Fondo Bruzzesi

Tipologia:

fondo

Data:

(s.d.)

Consistenza:

[non specificata]

Descrizione:

L’”Archivio Bruzzesi”, conservato presso il Museo Centrale del Risorgimento di Roma, è un fondo che raccoglie in 8 buste (n.:96-103) carte e documenti intorno alla figura di Giacinto Bruzzesi, per una arco cronologico che va dal 1858 al 1896 e una consistenza di 1523 unità. La documentazione è stata riordinata dal figlio di Bruzzesi, Giunio che ha anche provveduto a corredare alcuni dei fascicoli con un elenco dettagliato delle carte contenute. Questo intervento spiega probabilmente l’assenza nel fondo di numerosi documenti personali e commerciali, che invece sarebbero stati oggi molto utili per comprendere meglio questo personaggio, su la cui biografia restano tuttora numerosi interrogativi. Il Bruzzesi, infatti, fu una figura in qualche modo atipica nella storia del Risorgimento italiano: sempre presente nei momenti decisivi dell’azione, tornava poi alla sua vita privata e alle sue attività commerciali, disinteressandosi quasi totalmente alla politica, tanto che ancora oggi non siamo in grado di affermare con certezza quali fossero nel dettaglio i suoi orientamenti.
Al riguardo si segnala:
- Bozza di memoria biografica di Giacinto Bruzzesi, (20 giugno 1862).
- Bozza di memoria biografica di Giacinto Bruzzesi, (2 ottobre 1862).
- Carteggio del generale Bentivegna con Giacinto Bruzzesi, Clemente, Giovanni Pantaleo, Salvatore Rubino, Corte (22 luglio – 20 agosto 1862).
- Lettere di Giuseppe Garibaldi dirette al generale Bentivegna, (5-8 agosto 1862).
- Minuta d\'istruzioni militari, (senza data).
- Elenco nominativo degli ufficiali appartenenti allo Stato Maggiore della Brigata Corrao, (Castrogiovanni, 15 agosto 1862).
- Protocollo delle lettere scritte da Bruzzesi Giacinto a diverse persone dal 17 settembre 1862 al 19 aprile 1863.
- Istanza dei Garibaldini detenuti nel Forte di Fenestrelle, (Fenestrelle, 28 settembre 1862).
- Bozza di lezioni di geometria ed aritmetica. Corredato con n°:23 disegni di Giacinto Bruzzesi, (Fenestrelle, senza data).Dopo la conclusione della spedizione del 1862 Giacinto Bruzzesi assume il compito di dirigere il Comitato d’azione di Roma, tentativo mazziniano-garibaldino di contrastare con un’azione di forza la politica attendista del Comitato Nazionale Romano. Di questa attività il fondo raccoglie il carteggio con Luigi Pianciani, Benedetto Cairoli, e soprattutto Giuseppe Dolfi, coordinatore e pagatore da Firenze.
Com\'è stato già ricordato, Bruzzesi nel corso di tutta la sua vita alternò alla lotta per l’unità nazionale la cura delle sue attività imprenditoriali e finanziare. Così negli stessi anni in cui era impegnato alla guida del Comitato d’azione, fondò a Milano un grande magazzino d\'oggetti e prodotti inglesi e collaborò con Luigi Luzzatti alla costituzione della Banca Popolare. Anche nel carteggio, accanto a brani di natura politica e personale, si riscontrano frequentemente brevi note riguardanti i suoi affari come ad esempio in una lettera di Giovanni Nicotera da Napoli, (8 maggio 1865). Si conserva nell’archivio un lungo manoscritto di mano del Bruzzesi: “Memorie per la spedizione in Polonia”, (Costantinopoli, senza data)..Nel fondo è conservata anche una piccola collezione di stampati, costituita in gran parte da manifesti e fogli a stampa, ma non mancano alcuni giornali per un periodo compreso tra il 1862 ed il 1876. Al riguardo segnaliamo:Bollettino n.: 6, 7 del Comando Generale del corpo dei volontari italiani, (Strà, 14-15-16 luglio 1876).Ordine del giorno n.: 10 del Comando Generale del corpo dei volontari italiani, (senza luogo ne data).Elenco di Mille di Marsala estratto dai Ruolini della prima spedizione in Sicilia , fatti in Talamone, (Genova, senza data).Sono presenti anche tre fotografie all’albumina di cui citiamo:Ritratto di Garibaldi Giuseppe con annotazioni manoscritte su originale rifotografato, (senza data).Ritratto di Garibaldi Giuseppe, (senza data).

Storia archivistica:

Giacinto Bruzzesi nacque a Cerveteri il 17 luglio 1822, passò poi i primi anni a Civitavecchia e a Torrita dove il padre era amministratore dei beni del principe Massimo. Venuto a Roma si diede al commercio, e imparò l’arte di incidere le pietre dure.Nel 1848, scoppiata la prima guerra d’indipendenza, partì volontario insieme al fratello Filippo nella prima legione romana. Della corrispondenza tra i due fratelli rimangono solo alcune lettere risalenti al 1862.
Proclamata la Repubblica Romana, partecipò attivamente nella difesa della capitale contro le truppe francesi meritandosi una medaglia d’oro al valor militare.L’unica testimonianza conservata nel fondo relativa alle vicende di questi anni è rappresentata dalla corrispondenza con Raffaello Giovagnoli (1893), interessato a conoscere la versione del Bruzzesi sull’omicidio di Pellegrino Rossi.Trascorse in volontario esilio gli anni tra il 1849 ed il 1858, rifugiandosi a Patrasso, Atene e a Costantinopoli dove in un primo tempo per sopravvivere si dedicò all’incisione di cammei. In oriente, grazie ai numerosi contatti derivanti dall’attività commerciale, al fratello Francesco residente a Bucarest e agli appoggi del cognato Adriano Lemmi, di cui si conserva parte del carteggio (1860-1884), Giacinto Bruzzesi riuscì negli anni a costruire una fitta rete di conoscenze ed amicizie. Questo spiega la sua designazione ad alcune missioni molto delicate in questa area: nel 1851 venne incaricato da Mazzini di mettersi in contatto con Kossuth rinchiuso nella fortezza di Kutaja; nel 1863 invece fu inviato insieme all’amico Guerzoni in una missione informativa sullo stato rivoluzionario dei Balcani. A riguardo segnaliamo una lettera di scuse a Bruzzesi e Guerzoni di due cittadini polacchi con i quali avevano preso contatto (Costantinopoli, 4 luglio 1863).
Allo stato attuale degli studi si tende ad escludere una partecipazione del Bruzzesi al moto mazziniano di Genova del 1857, mentre è ormai acclarata la sua totale estraneità ai moti milanesi del 1853: in quei giorni infatti, si trovava per affari ad Odessa in Crimea, come dimostra una lettera presente in questo archivio di Francesco Cattaneo che lo informa degli avvenimenti lombardi, (Pera di Costantinopoli, 5 maggio 1853).
Nel 1864, scoppiata una rivolta in Polonia, fu inviato dal Mazzini a Sofia e Belgrado, per contattare patrioti influenti. Da lì si recò a Costantinopoli con l’incarico da parte di Garibaldi di predisporre il necessario per una legione italiana da mandare in soccorso agli insorti. Nel fondo non rimane praticamente nulla riguardo alla partecipazione del Bruzzesi alla guerra del 1859, alla spedizione dei Mille e alla guerra del 1866, dove pure fu insignito della medaglia d’oro.È ricchissima invece la documentazione dell’impresa garibaldina del 1862, dallo sbarco a Palermo fino alla detenzione di molti dei volontari nel forte di Fenestrelle.
Interrotta questa impresa, tornò in Italia, stabilendosi dopo il 1866 a Milano, dove morì il 25 maggio 1900

Redazione e revisione:

  • Pizzo Marco, 2005/04/16, compilazione
  • Pizzo Marco, 2005/10/26, aggiornamento