Istituto per la storia del Risorgimento italiano

Consultazione on-line del patrimonio archivistico

Fondo Cenni

Titolo originale:

Fondo Cenni

Tipologia:

fondo

Data:

(s.d.)

Consistenza:

[non specificata]

Descrizione:

La documentazione conservata nella b. 318 dell’Archivio del Museo Centrale del Risorgimento apparteneva a mons. Antonio Cenni, già segretario (“caudatario”) del pontefice Pio IX (Su mons. Cenni cfr. i brevi accenni presenti in C. Weber, Kardinäle und Prälaten in den letzten Jahrzehnten des Kirchenstaates. Elite-Rekrutierung, Karriere-Muster und soziale Zusammensetzung der kurialen Fuhrungsschicht zur Zeit Pius’ IX. (1846-1878) (Päpste und Papsttum. 18), Stoccarda 1978, pp. 193 e 196; il Cenni era originario di Imola, cfr. MCRR, b. 318, f. 30, doc. 3, lettera della magistratura imolese del 21 dicembre 1853, in cui si esorta il prelato a “mantenere viva la memoria di questo suo luogo natale”; cfr. anche, nello stesso fascicolo, il doc. 1, dell’11 dicembre 1853).
Il fondo è composto da 158 documenti, per lo più lettere (in gran parte autografe), risalenti agli anni tra il 1775 e il 1878, e da un’incisione (Cfr. MCRR, b. 318, f. 58, doc. 3, “Iconografia della tavola pel pranzo del di 9 giugno 1862 nella Biblioteca Vaticana”, acquaforte).
Le carte sono strettamente legate all’incarico di segretario del pontefice ricoperto dal Cenni. Oltre a numerose lettere ricevute dal prelato (1847-1878), infatti, si conservano documenti del suddetto papa, autografi, o caratterizzati da sue annotazioni (Cfr. MCRR, b. 318, f. 5, doc. 1, rapporto sull’intervento del governo francese al Concilio Vaticano I), o, ancora, relativi alla sua famiglia.
Tra gli autografi di Pio IX citiamo in particolare due bozze di allocuzioni tenute in anni precedenti alla sua elezione e risalenti rispettivamente al 1826 e al 1841 (MCRR, b. 318, f. 1, docc. 1-2, 22 ottobre 1826, 11 ottobre 1841). Si conservano inoltre due minute di altrettante lettere dirette al proprio fratello Gabriele (MCRR, b. 318, f. 2, doc. 1, MCRR, b. 318, f. 2, doc. 2a, 1854 e 1857). Entrambe le minute sono legate a lettere indirizzate a mons. Cenni da Gabriele Mastai Ferretti rispettivamente il 2 luglio 1854 e il 27 aprile 1857 (cfr. MCRR, b. 318, f. 2, doc. 1, MCRR, b. 318, f. 2, doc. 2) ). I restanti autografi sono costituiti da appunti o disposizioni di carattere occasionale (MCRR, b. 318, f. 3, doc. 1; MCRR, b. 318, f. 4, doc. 1).
A proposito della famiglia Mastai Ferretti è presente nel Fondo Cenni uno “Stato patrimoniale” risalente all’anno 1876 (MCRR, b. 318, f. 7, doc. 1. Il documento risulta redatto “sulla base dei certificati catastali, di quelli ipotecari, delle perizie che vennero fatte nel 1876 per ordine del conte Luigi e di altri titoli e documenti esistenti in casa Mastai”).
Non mancano, naturalmente, tra le carte di mons. Cenni, lettere inviate direttamente al pontefice. Tra queste una lettera del vescovo di Brescia con allegata una supplica dei superiori di alcuni conventi dell’ordine dei Fatebenefratelli (MCRR, b. 318, f. 19, doc. 1, doc. 1a, 1877). Da citare anche una lettera del duca De Harcourt (12 gennaio 1849, MCRR, b. 318, f. 25, doc. 1), una di Annie De Souza (20 gennaio 1878, MCRR, b. 318, f. 42, doc. 1) ).e una di Carlo Pepoli dell’11 settembre 1848 (MCRR, b. 318, f. 38, doc. 1. Si conserva anche una lettera indirizzata al Pepoli da Giovanni Zucchini il 27 giugno 1861, cfr. MCRR, b. 318, f. 39, doc. 1). Da citare, infine, una copia di una lettera inviata da Pio IX a Francesco II, re delle Due Sicilie, il 23 giugno 1860 (MCRR, b. 318, f. 8, doc. 1. E’ presente anche la copia di un telegramma del nunzio apostolico in Napoli alla Segreteria di Stato, 26 giugno 1860, cfr, MCRR, b. 318, f. 22, doc. 1).
Per quello che riguarda le lettere indirizzate a mons. Cenni molte risultano essergli state inviate affinché sottoponesse al papa istanze di vario tipo (Si conservano ad es. lettere di vescovi e arcivescovi relativi a questioni legate alle proprie diocesi, cfr. ad es. MCRR, b. 318, f. 29, doc. 1, lettera di Giuseppe Luigi Trevisanato, patriarca di Venezia, del 31 dicembre 1872). In diverse lettere si parla semplicemente di allegati da consegnare al pontefice (Cfr. ad es. lettere dei cardinali Fabio Asquini (1873, MCRR, b. 318, f. 10, doc. 2), Antonio Maria Cagiano de Azevedo (6 novembre 1862, MCRR, b. 318, f. 14, doc. 1), Luciano Bonaparte (1860-1877, MCRR, b. 318, f. 15, docc. 1-9) ), mentre in altre è solo pregato di porgere allo stesso saluti o ringraziamenti.
Tra le lettere indirizzate al Cenni se ne conservano alcune della magistratura della città di Imola, tre delle quali relative ad un monumento da erigere a Pio IX nel palazzo pubblico della città (Cfr. MCRR, b. 318, f. 30, docc. 1-3, 1853, f. 31, doc. 1, 22 marzo 1851, f. 32, doc. 1, 17 aprile 1855) . Si parla anche dell’iscrizione da apporre sul monumento, composta da Luigi Crisostomo Ferrucci. Da notare che in qualità di gonfaloniere di Imola sui sottoscrive Giovanni Codronchi Argeli, di cui si conserva, allegata ad una lettera del nipote Antonio Alessandretti l’estratto di un legato testamentario a favore di mons. Cenni (1860, cfr. MCRR, b. 318, f. 44, doc. 1) ).
Tra i corrispondenti del Cenni emerge la figura del card. Gustav Hohenlohe, di cui si conservano ben trentasette lettere (1851-1876, cfr. MCRR, b. 318, f. 46, docc. 1-13; MCRR, b. 318, f. 47, docc. 1-13; MCRR, b. 318, f. 48, docc. 1-11), oltre a quelle inviate inviate al “caudatarius” del papa da familiari dello stesso cardinale (Cfr. lettere di Caterina Hohenlohe principessa di Hohenzollern (dicembre 1873, MCRR b. 318, f. 50, doc. 1), Pauline principessa di Hohenlohe (18 marzo 1875, MCRR, b. 318, f. 51, doc. 1), Teresa principessa di Hohenlohe (1874-1876, MCRR, b. 318, f. 52, docc. 1-5) ).
Si conservano anche lettere di Eugenj Baldeschi (MCRR, b. 318, f. 12, docc. 1-4, 13 agosto 1862-29 novembre 1864), di Giuseppe Pasolini, già membro della Consulta di Stato (MCRR, b. 318, f. 37, docc. 1-3, 1857-1859), del pittore Nicola Consoni (MCRR, b. 318, f. 11, doc. 1, 28 ottobre 1864), di Giorgio Talbot (MCRR, b. 318, f. 24, docc. 1-2, 29 agosto 1862 e 17 gennaio 1877), dei cardinali Fabio Asquini (MCRR, b. 318, f. 11, docc. 1-3, 1873), Giuseppe Baluffi (MCRR, b. 318, f. 26, doc. 1, 18 dicembre 1863), Luciano Bonaparte, Antonio Maria Cagiano de Azevedo (sulle lettere dei cardinali Bonaparte e Cagiano de Azevedo cfr. supra), Frédéric de Merode (MCRR, b. 318, f. 17, doc. 1, 14 settembre 1864. Del card. de Merode è presente la minuta di una lettera ad Elisabetta Ludovica regina di Prussia, cfr. MCRR, b. 318, f. 13, doc. 1, 27 gennaio 1861), Filippo Maria Guidi, arcivescovo di Bologna (MCRR, b. 318, f. 16, doc. 1, 11 febbraio 1864), del già citato Luigi Crisostomo Ferrucci, latinista che fu tra l’altro prefetto della Biblioteca Laurenziana di Firenze (Sul Ferrucci cfr. la voce a lui dedicata nel Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XLVII, Roma 1997, pp. 241-243).
Del Ferrucci si conservano anche diversi componimenti in versi (MCRR, b. 318, f. 56, docc. 1-9, tra i molti presenti nel Fondo Cenni, di argomento per lo più devozionale o dedicati a Pio IX, e in buona parte anonimi (Cfr. MCRR, b. 318, f. 40, docc. 1-9 (due sono di G. Golfieri (docc. 3, 8, il secondo datato 1876), uno di Teresa Gnoli Gualandi, 12 aprile 1871); MCRR, b. 318, f. 58, doc. 2 (due odi dedicate a papa Pio IX e un “Hymne à Marie” composti da Paul Reynier) ).
Da ricordare infine, tra i documenti del fondo in oggetto, una copia della “protesta” pronunciata nel 1774 in Castel S. Angelo da Lorenzo Ricci, generale dei Gesuiti all’epoca della soppressione dell’ordine (MCRR, b. 318, f. 45, doc. 1) e una lettera di Antonio Maria Miribelli ad Augustin Theiner, storico della chiesa e prefetto dell’Archivio Vaticano (MCRR, b. 318, f. 17, doc. 1, 15 maggio 1865).

Redazione e revisione:

  • Pizzo Marco, 2005/04/16, compilazione
  • Pizzo Marco, 2006/03/07, aggiornamento