Titolo originale:
Fondo PedottiTipologia:
fondoData:
(s.d.)Consistenza:
[non specificata]Descrizione:
Il fondo archivistico di Ettore Pedotti conservato presso il Museo Centrale del Risorgimento di Roma si trova raccolto nelle buste 893 – 894. La documentazione è costituita prevalentemente da diplomi, lettere, telegrammi, inviti, note contabili, stampati, bozze manoscritte, ordini del giorno militari, compresi in un arco cronologico che va dal 1859 al 1914. La busta 893 contiene 26 fascicoli e la busta 894 invece 16 fascicoli.Per quanto riguarda i diplomi si tratta di decreti di nomina e stati di servizio, di diplomi di congedo militare, nomine ai vari gradi dell’esercito, conferimenti di medaglie. Ettore Pedotti ebbe le seguenti onorificenze:
a) – Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia;
b) Medaglia Commemorativa delle guerre combattute per l’indipendenza e l’unità d’Italia negli anni dal 1848 al 1867;
c) La Menzione Onorevole per essersi distinto nel combattere i briganti il 20 marzo 1864 a Stigliano (Matera) conferita il 20 giugno 1865;
d) Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia;
e) Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro;
f) Membro del Consiglio dell’Ordine Militare di Savoia nel 1893;
g) Medaglia d’Oro di Milos Obilich, prima decorazione militare del Montenegro conferitagli il 15 agosto 1900;
h) L’Onorificenza dell’Ordine di Danilo I di 1^ classe fondato per l’indipendenza del Montenegro, conferitagli il 15 agosto 1900;
i) Cavaliere di Gran Croce;
j) Nomina a Ministro Segretario di Stato di Guerra il 3 novembre 1903;
k) Nomina a Senatore del Regno il 10 novembre 1903;
l) Decorazione della Gran Croce dell’Ordine Nazionale della Legione d’Onore;
m) Nomina a Ministro della Guerra il 16 marzo 1905;
n) Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Nazionale del Merito Militare;
o) Gran Cordone dell’Ordine Imperiale dell’Osmanié, di cui si conserva il decreto in lingua araba del 14 maggio 1906;
p) Medaglia Mauriziana per il Merito Militare.
Tra le lettere si possono trovare anche alcune riguardanti l’adesione alle onoranze per Ettore Pedotti; tra gli inviti si trovano quelli per le cerimonie del Centenario della nascita di Camillo Cavour, quelli per l’Esposizione Internazionale di Torino del 1911 e un invito per l’inaugurazione del Monumento ad Enrico Cosenz a Napoli nel 1910. Vi sono inoltre alcune note contabili relative a conti d’albergo di Ettore Pedotti negli anni 1909 – 1910 e alcune buste paga relative ai pagamenti di stipendio per Pedotti da parte del Comando del IV° Corpo d’Armata per gli anni 1906 – 1907.
E’ opportuno segnalare alcune carte interessanti per comprendere la struttura e la composizione di questo fondo, in seguito all’analisi svolta nel corso della schedatura presso il Museo Centrale del Risorgimento:
- Lettera di Emilio Pecorini Manzoni diretta ad Ettore Pedotti (Roma, 1.7.1908) relativa alla costituzione del “Comitato Nazionale del Risorgimento” avvenuta con Regio Decreto del 17 maggio 1906, con lo scopo di raccogliere ed ordinare la documentazione relativa alla storia del Risorgimento Italiano. La lettera è su carta intestata “Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele” e all’interno vi si trova un elenco dei componenti il “Comitato Nazionale del Risorgimento”. In allegato si trova la Relazione di E. Pecorini Manzoni dal titolo “Per la Storia del Risorgimento Italiano”, riguardante la costituzione del “Comitato Nazionale del Risorgimento”. Veniva suggerito anche che la sede più appropriata per il Comitato doveva essere la Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma dove si trovava in custodia per disposizione del Regio Decreto 22 nov. 1906, nella Sezione dove erano già raccolti tanti documenti, carte, cimeli e memorie (B.893 – F.8).
- Copia di lettera del Ministro della Guerra, Ettore Viganò diretta al Comando della Divisione Militare di Salerno (Roma, 26.1.1907) con comunicazioni per il Gen. Garioni circa il compiacimento del Ministero per “la sua azione provvida e corretta svolta tra difficilissime condizioni durante il tempo che tenne il comando del Corpo di Spedizione in Cina”, con riferimenti anche al Processo contro il Tenente Modugno per reati commessi durante la spedizione italiana in Cina (B.893 – F.10).
- Lettera di Ettore Ximenes diretta ad Ettore Pedotti (Bologna, 21.10.1906) con la richiesta di notizie circa il fratello Ulisse Pedotti, in vista dell’esposizione del materiale dell’erigendo Museo dei Mille (B.893 – F.11).
- Lettera del colonnello Francesco Carbone (Presidente del Comitato Nazionale Ligure per il monumento ad Anita Garibaldi) ad Ettore Pedotti (Roma, 14.5.1907) circa il “Comitato Nazionale per l’erezione di un monumento in Roma ad Anita Garibaldi”. E’ allegato un promemoria del Minstero della Guerra diretto ad E. Pedotti (Roma, 2.2.1907) relativo al colonnello F. Carbone (B.893 – F.17).
- Lettera del “Comitato Generale per le Onoranze a Giuseppe Garibaldi pel Centenario della sua nascita” con sede a Chicago, diretta ad E. Pedotti (Chicago, 12.5.1907) nella quale si chiede un suo intervento per la pubblicazione del volume a cura degli Italiani d’America (B.893 – F.22).
- Statuto a stampa della “Società del Casino di Genova” approvato dall’Assemblea Generale nella seduta del 7 aprile 1889 (B.894 – F.1).
- Lettera (Genova, 20.5.1906) di nomina da parte della “Società del Casino di Genova” per Ettore Pedotti a Socio Temporaneo (B.894 – F.1).
- Lettera (Genova, 18.1.1910) relativa alle dimissioni di Ettore Pedotti da Socio della “Società del Casino di Genova” (B.894 – F.1).
- Memoriale dei Deputati Attilio Chiaradia e Odorico Odorico (Roma, luglio 1910) per la Linera Ferroviaria Pedemontana Sacile – Pinzano (B.894 – F.3).
- Lettera di Stefania Turr in Pisoni (figlia del Gen. Stefano Turr) diretta ad E. Pedotti (Budapest, 14.10.1909) nella quale smentiva di aver venduto le carte personali di suo padre ed invece le offriva al Gen. Pedotti affinchè le consegnasse alla Biblioteca Vittori Emanuele. Comunicava inoltre di trovarsi a Budapest per riordinare tale documentazione di grande interesse per l’Italia, mentre le altre carte, interessanti per l’Ungheria, sarebbero state acquistate da quel Governo. Segue l’elenco delle carte spettanti al Governo Italiano (B.894 – F.5).
- Disegno di legge a stampa “Senato del Regno (N.162). Disegno di Legge presentato dal Ministro della Guerra (Spingardi) di concerto col Ministro del Tesoro (Salandra) nella tornata del 22 Febbraio 1910. Aggiunte e varianti alla Legge 2 luglio 1896 N.254 sull’avanzamento nel R. Esercito” (B.894 – F.10).
- Disegno di legge a stampa “Senato del Regno (N.624). Disegno di Legge presentato dal Ministro degli Affari Esteri (Di San Giuliano) di concerto col Ministro del Tesoro (Tedesco) nella tornata del 24 Giugno 1911. Approvato dalla Camera dei Deputati il 23 dello stesso mese. Provvedimenti per la Somalia Italiana” (B.894 – F.11).
- Bozza manoscritta di Ettore Pedotti della “Relazione della Commissione di Finanze sul Disegno di Legge presentato dal Ministro degli Affari Esteri di concerto col Ministro del Tesoro nella tornata del 24 giugno 1911. Provvedimenti per la Somalia Italiana” (B.894 – F.11).
- Breve con il quale Giovanni Valentini, Vicario Generale dell’Arcivescovo di Milano il Card. Valentino Pozzobonelli, investiva il Sacerdote milanese Natale Biella del beneficio ecclesiastico semplice eretto nella Chiesa di S. Maria de Capis di Canonica d’Adda, della “plebis” di Treviglio (Milano, 4 marzo 1783). Il breve è in pergamena e presenta il sigillo pendente in cera raffigurante una scena di omaggio all’Imperatore (B.894 – F.15).
Storia archivistica:
Laveno (Varese) 8 marzo 1842 – Roma 6 gennaio 1919Giovanissimo volontario nei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi durante la campagna per l’indipendenza del 1859, seguì il Generale in Sicilia nel 1860 e alla metà di agosto era capitano nel 1° Battaglione Bersaglieri dell’Esercito Meridionale, senza essere mai passato per i gradi di sottotenente e tenente. Poco più tardi, ancora molto giovane, meritava la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia per il fatto d’armi di S. Angelo e per la Battaglia del Volturno. Passò poi a far parte dell’Esercito Italiano e nel 1864 riceveva una nuova Menzione al Valore per la repressione del brigantaggio a Stigliano (Matera) il 20 marzo. Prendeva parte alla Campagna del 1866 come capitano del 22° Reggimento Fanteria; in seguito comandò la Scuola Superiore di Guerra dove pochi anni prima era stato allievo uscendo 1° su 47 idonei. Comandò la Brigata Forlì, la Divisione di Rma e poi vari corpi d’armata. Per oltre due anni ebbe fu a capo del Ministero della Guerra, fu membro dei più alti Consigli Militari, divenne Senatore del Regno e dal sovrano Vittori Emanuele III ebbe il titolo di “conte”. La grande guerra lo richiamò alle armi come Comandante del IV Corpo d’Armata.
Note:
Dizionario del Risorgimento Nazionale. Dalle origini a Roma Capitale. Fatti e Persone, Vol. III, Editore Francesco Vallari, Milano, 1933, p.818La documentazione è stata prodotta da:
Persone:
- Pedotti Ettore, autore
Redazione e revisione:
- Pizzo Marco, 2005/04/16, compilazione
- Pizzo Marco, 2006/03/15, aggiornamento