Istituto per la storia del Risorgimento italiano

Consultazione on-line del patrimonio archivistico

Fondo Perazzi

Titolo originale:

Fondo Perazzi

Tipologia:

fondo

Data:

(s.d.)

Consistenza:

[non specificata]

Descrizione:

Il fondo archivistico di Costantino Perazzi conservato presso il Museo Centrale del Risorgimento di Roma proviene dalla donazione di Adele Costagnocchi dopo la morte dell’unica figlia del Perazzi, Lina, fondo ora raccolto nelle buste 901 – 909.
La consistenza è veramente notevole dal momento che la busta 901 si compone di 72 fascicoli; la busta 902 di 75 fascicoli; la busta 903 di 71 fascicoli; la busta 904 di 70 fascicoli; la busta 905 di 58 fascicoli; la busta 906 di 27 fascicoli; la busta 907 di 14 fascicoli; la busta 908 di 16 fascicoli e la busta 909 di 8 fascicoli.
La documentazione raccolta presenta una diversificata tipologia archivistica essendo costituita da lettere, minute, manoscritti, decreti di nomina, una lunghissima serie di onorificenze, biglietti da visita, telegrammi, note spese, ricevute, appunti, stampati, disegni architettonici di edifici. L’arco cronologico va dal 1797 al 1927.
E’ opportuno segnalare alcune carte interessanti per comprendere la struttura e la composizione di questo fondo, in seguito all’analisi svolta nel corso della schedatura presso il Museo Centrale del Risorgimento:
-“Legge che autorizza una spesa straordinaria per la fondazione di un’officina atta a produrre marche da bollo e francobolli postali”, Legge dell’11 maggio 1865. (B.901 – F.29). “Regio decreto relativo allo stabilimento ed amministrazione dell’officina governativa per la fabbricazione di francobolli postali, marche da bollo e di altre carte – valori”, Decreto del 25 maggio 1865 (B.901 – F.29).
-Appunto (s.d.) di Costantino Perazzi relativo all’officina carte – valori (B.901 – F.29).
-Volume copialettere di Costantino Perazzi durante la Missione a Londra del 1866 (B.907 – F.1).
-Fascicolo dal titolo “Memoria Perazzi sui pagamenti del Governo Inglese. 1797 – 1821”: si tratta di una memoria redatta da C. Perazzi da Londra datata 15 nov. 1866. Il fascicolo contiene anche un articolo del giornale “Times” di Londra del 15 nov. 1866 relativo ai provvedimenti legislativi che hanno relazione con la sospensione dei pagamenti in contante ordinata alla Banca d’Inghilterra durante il periodo 1797 – 1821 (B.907 – F.11).
Questa documentazione nel complesso riguarda il periodo in Costantino Perazzi fece le due missioni a Londra nel 1863 e nel 1865-1866 per lo studio dei sistemi inglesi di fabbricazione delle carte valori (francobolli, marche e biglietti di banca), studi che permisero di realizzare la stessa fabbricazione in Italia.
-Biglietto da visita (s.d.) di Romualdo Bonfaldini (Deputato in Parlamento) diretto a manifestare il suo appoggio alla politica finanziaria di Costantino Perazzi (B.901 – F. 37).
-Telegramma di Pietro Calderini a Costantino Perazzi dal testo originale “Comitato onoranze promotori Ferrovia in mezzo esultanza generale fausto avvenimento inaugurazione dolente non potervi personalmente offrire modesto ricordo invialo per posta con sensi gratitudine affezione Calderini” (Varallo, 11.4.1886). In calce vi è la risposta manoscritta del Perazzi al telegramma, con la quale ringrazia il Comitato, ma non ritiene di accettare il ricordo offertogli. (B.901 – F. 56).
-Poesia autografa (s.d.) di Carlo Cerruti rivolta alla Vergine (B.902 – F.7).
-N. 2 Lettere di Adolfo Colombo, Direttore del Museo del Risorgimento di Torino, diretta a Lina Perazzi (figlia di Costantino) datate Torino, 24.2.1926 – 20.3.1927 (B.901 – F.18).
-Biglietto da visita di Francesco Crispi (Roma, 19.1.1886) in cui chiede al Perazzi una copia della relazione sulle Finanze (B.902 – F.29).
-“Resoconto Sommario. Giovedì 28 febbraio 1889 – Notizie Parlamentari”: nella seduta del feb. 1889 il Presidente del Consiglio Francesco Crispi annunciava che il Ministero aveva dato le sue dimissioni. I Ministri sarebbero rimasti “al loro posto per il disbrigo degli affari e la tutela dell’ordine”. Segue la notizia dell’esame del disegno di legge relativo alle “Istituzioni pubbliche di beneficenza” e di quello circa “L’Appalto della coltivazione delle miniere de’Elba”. (B.902 – F.29).
-Minuta di C. Perazzi a Francesco Crispi (Roma, 27.12.1888) riguardante il suo attento esame sulla situazione delle Pubbliche Finanze. (B.902 – F.30).
-Lettera di Agostino Depretis a C. Perazzi (s.d.) in cui si lamenta col Perazzi della lentezza di ogni provvedimento finanziario. Si dispiace, inoltre, di non poter essere presente alla discussione della legge sulla contabilità. (B.902 – F.41).
-Lettera nella quale Francesco De Sanctis chiede a C. Perazzi (Firenze, s.d.) un sollecito per il provvedimento riguardante l’Ospedale delle Donne di Foggi, Ospedale Provinciale, che avrebbe voluto acquistare un locale dal Fondo per il Culto per cui il Minostro aveva fatto interrogare il Parroco di San Tommaso, alla cui chiesa apparteneva quel locale precedentemente (B.902 – F.43).
-Lettera di Maggiorino Ferraris (s.d.) relativa alle norme regolamentari sull’esercizio del telegrafo ad uso privato (B.902 – F. 59).
-Pagina della Gazzetta Ufficiale del 17.6.1895 – N.141 relativa alle norme per la concessione di nuovi Uffici Telegrafici di seconda classe ad uso pubblico (B.902 – F.59).
-Lettera di Piero Giacosa a C. Perazzi (s.d.) in cui chiede la possibilità di nominare suo fratello come Presidente dell’Accademia Albertina. (B.903 – F.3).
-Ritaglio di giornale con articolo dal titolo “Il disastro di Montignoso” (1.10.1885) relativo alla lettera scritta dal Senatore G. B. Giorgini ad Emilio Broglio (B.903 – F.14).
-Lettera di Cesare Lombroso a Francesco De Renzis (Torino, 11.7.1883) su carta intestata “Archivi di Psichiatria Scienze Penali e Antropologia Criminale” (B.903 – F. 44).
-Lettera di Giuseppe Garibaldi a C. Perazzi (Chiusi, 25.8.1867) nella quale raccomanda il Capitano di Stato, il Maggiore Angelo Giudici, che “fece onorevolamente tutte le guerre dell’Indipendenza ed oggi trovasi sul punto d’avere una gamba amputata per una vecchia ferita di palla sino dal ‘48” (B.904 – F.20).
-Biglietto da visita di Paola Pes di Villamarina con la comunicazione a C. Perazzi che il Re avrebbe avuto l’intenzione di parlargli circa la questione di Gressoney. (B.904 – F.23).
Da questo carteggio si possono seguire gli sforzi di Perazzi per lanciare Gressoney, attraverso la permanenza lassù della Regina Margherita.
-Fascicolo dal titolo “Documenti riguardanti Cesare Ricotti e le mediazioni di Costantino Perazzi per i Ministeri”: si tratta per lo più di telegrammi e minute tra Perazzi e Depretis del periodo di tempo 1884 – 1896. (B.904 – F.47).
Si segnala:
a)– minuta di C. Perazzi a Depretis (Roma, 12.10.1884) nella quale comunica dell’incontro soddisfacente di Cesare Ricotti con il Re a Monza circa la riduzione a tre compagnie, anche se il Re avrebbe voluto aumentare la spesa del Bilancio della Guerra di qualche milione.
b)– minuta di C. Perazzi a Depretis (Roma, 4.11.1884) nella quale comunica l’intenzione di Cesare Ricotti di lasciare il Ministero della Guerra e la sua propria intenzione di “uscire dalla Camera”.
c)– minuta di C. Perazzi (Roma, 11.11.1884) nella quale scrive circa la seduta della Camera e dell’intervento per l’ordine del giorno di Rudinì, Luttazzi e Marrotti. Gli argomenti trattati riguardavano l’esercito governativo, il patto dell’eventuale risoluzione dei contratti al termine dei primi 15 anni da stipulare con la Società, l’importanza politica dell’entrata di Ricotti nel Ministero e della elezione di Biancheri alla Presidenza della Camera.
d)– minuta di C. Perazzi (Roma, 9.3.1896) nella quale scrive circa la questione dell’ordinamento militare, già sollevata in Parlamento; circa la necessità di ridurre di un quarto le unità elementari di tutte le armi (compagnie, squadroni, batterie) per poter rientrar nella somma proposta con il Bilancio 1896 – 1897.
-Invito dell’architetto Giuseppe Sacconi a C. Perazzi (Roma, 26.4.1892) per la cerimonia per il modello dal vero del portico del monumeto a Vittorio Emanuele II (B.904 – F.54).
-Elenco di documenti (s.d.) raccolti da C. Perazzi relativi ai conti pubblici in Inghilterra, inviato a Quintino Sella (B.906 – F.1).
-Appunto di Quintino Sella (marzo 1861) relativo ai vari pareri politici sulla questione di Roma Capitale d’Italia (B.906 – F.14).
-Appunto di Quintino Sella (s.d.) relativo all’intervento o meno dell’Italia in guerra (B.906 – F.14).
-Appunto sulla seduta della Camera dei Deputati del 7 marzo 1878. Veniva riportato l’intervento di Quintino Sella riguardante la situazione politica dopo la morte di Vittorio Emanuele; la nuova nomina del Presidente della Camera dei Deputati dove Sella suggeriva Giacinto Biancheri (B.906 – F.14).
-Appunto di Quintino Sella (s.d.) relativo alla situazione politica e alla questione della tassa sul macinato (B.906 – F.14).
-Foglio a stampa (s.d.)con annotazioni manoscritte di Quintino Sella: “Capitolo V. La guerra del 1866 – Sella R. Commissario in Udine. Dimissione di Ricasoli. Ministero Rattazzi. Ferrara alle finanze ripropone il Macinato. Legge sull’asse ecclesiastico” (B.906 – F.14).
-N.2 fogli a stampa (s.d.) relativi ai due disegni di legge sul riordinamento dell’esercito e su nuove spese straordinarie per la difesa dello Stato, presentati dai Ministri della Guerra e delle Finanze alla Camera; alla Commissione presieduta dall’On. Seismit-Doda che ebbe il mandato di riferire in proposito; alle considerazioni di ordine finanziario di Costantino Perazzi, all’epoca Senatore del Regno e Presidente della Commissione Permanente di Finanza (B.906 – F.14).
-Memoria di Quintino Sella (s.d.) dal titolo “Sul Canale Cavour” (B.906 – F.20).
-Appunti di C. Perazzi (Milano, 27.6.1878) intitolati “Perseveranza” riguardanti i suoi rapporti con Quintino Sella (B.906 – F.21).
-Elenco manoscritto di C. Perazzi (s.d.) sulle lettere di Quintino Sella in suo possesso (B.906 – F.21).
-Telegramma di Corradino Sella a C. Perazzi (Biella, 14.3.1884) sulla notizia della morte di Quintino Sella (B.906 – F.22).
-Minutario dal titolo “Cartegio relativo alla soppressione della tassa sul macinato nelle Marche e nell’Umbria” (s.d.). In particolare si tratta di alcuni dispacci telegrafici del Ministero delle Finanze del periodo 28 ott. – 3 nov. 1860 da Ancona, Torino, Perugia, Foligno diretti ai Commissari Generali delle Marche e dell’Umbria, all’Intendente di Pinerolo e altri (B.906 – F.25).
-Dispacci del Gen. Raffaele Cadorna (Roma, 20.9.1870) al Ministero della Guerra circa l’occupazione di Roma nel 1870 (B.906 – F.27).
-Memoria storica degli avvenimenti riguardanti l’instaurazione del Governo Italiano in Roma e nella Provincia dopo il 20 set. 1870, scritta da Costantino Perazzi sotto forma di bozze e appunti (B.906 – F.27).
-Carte relative ad appunti di C. Perazzi (s.d.) sulla Linea Ferroviaria dell’Alta Italia. In particolare: a) “Appunti Alta Italia”; b) “Spese fatte al fine del 1870”; c) carta con appunti su altre spese; d) tabella a stampa relativa alla rete ferroviaria dell’Alta Italia, alla rete delle ferrovie romane, alla rete delle ferrovie meridionali per il periodo 1871 – 1880 (B.907 – F.14).
-Carte relative al Diagramma dei prezzi dei terreni espropriati per la Ferrovia Ligure lungo la Riviera di Ponente (Firenze, 17.5.1871). In particolare: a) “Estratto di lettera di accompagnamento” al Diagramma; b) “Cenni sul Diagramma dei prezzi delle Espropriazioni eseguite per la Sede della Ferrovia Ligure Orientale”; d) “Diagramma dei prezzi dei terreni stati espropriati per la Ferrovia Ligure lungo la Riviera di Levante” (B.907 – F.14).
-Relazine (Roma, 2.2.1872) relativa alla Società Rubattino che nel 1861 possedeva N.5 piroscafi: Italia, Sardegna, S. Giorgio, Moncenisio, Cagliari. Tale Società stipulò con la Sardegna una convenzione per servizi postali (Legge del 13 apr. 1862). Tale convenzione stabiliva che la Società Rubattino costruisse dei nuovi piroscafi: Caprera, Moncalieri, Sicilia, Liguria, Lombardia, Toscana, Elba, Tortoli nel 1862 – 1863; i piroscafi Europoa, Piemonte, Umbria nel 1863 – 1864; il piroscafo Africa nel 1866 – 1867; il piroscafo Egitto, Asia, Arabia, India, Perzia nel 1869; il piroscafo Australia nel 1870. Venivano citate quindi le spese totali sostenute dalla Società Rubattino per la costruzione, l’equipaggiamento e la manutenzione dei citati piroscafi. Nella Relazione si voleva dimostrare l’importanza che le compagnie di navigazione apportavano all’Italia, soprattutto con l’appoggio economico del Governo Italiano (B.907 – F.14).
-Appunto di C. Perazzi (s.d.) relativo ai progetti per le linee ferroviarie dell’Alta Italia (B.907 – F.14).
-Apppunto con autografo di Antonio Nibby (s.d.) relativo a “Lavori per il Tevere”. In particolare: la demolizione di una parte dei bastioni di Castel S. Angelo; la distruzione completa degli avanzi del Ponte Sublicio a Marmorata e del Ponte Trionfale a S. Giovanni de’ Fiorentini; la demolizione del Muraglione della Farnesina e del rispettivo Giardino; lo sgombro completo del ramo destro del Tevere attorno all’Isola Tiberina; la distruzione dell’antico Ponte Palatino (B.908 – F.14).
-Articolo (s.d.) dal titolo “Un Deputato Alpinista” relativo all’incidente subito da C. Perazzi mentre tentava la salita di una delle punte del Monte Rosa con una guida alpina, colpito da un’improvvisa valanga che li fece rotolare per circa trecento metri (B.909 – F.8).
-Appunto di C. Perazzi (Novara, s.d.) dal titolo “Telegrammi particolari della Perseveranza”, relativo alla riforma dell’esercito, all’aumento degli armamenti e alla questione finanziaria (B.909 – F.8).
-Bozza (s.d.) autografa manoscritta di Costantino Perazzi (B.909 – F.8).
-Voce biografica su “Perazzi Costantino” (s.d.). Estratto di testo a stampa con annotazioni manoscritte a margine della mano di Costantino Perazzi (B.909 – F.8).

Storia archivistica:

Novara 24 set. 1832 – 28 ott. 1896
Seguì gli studi superiori all’Università di Torino, conseguendo la laurea in ingegneria idraulica e architettura civile nel 1854. In questo stesso anno entrò come allievo ingegnere in soprannumero nel Corpo Reale delle miniere, perfezionandosi in Europa (Francia, Belgio, Germania) e nel 1857 divenne ingegnere di seconda classe a Cuneo. Nel 1859 si strasferì a Genova con l’incarico di preparare l’unificazione di vari corpi del Genio Civile e nel 1861 sostituì Quintino Sella a Torino. Nel 1862 divenne ingegnere capo e nel 1864 direttore dell’Officina Carte Valori. Proseguì la sua brillante carriera divenendo nel 1865 ispettore generale nell’amministrazione centrale delle Finanze per volere di Sella.
Uomo di destra, entrò alla Camera dei Deputati nella X Legislatura per il Collegio di Varallo che rappresentò fino alla XIII Legislatura. Molto amico di Quintino Sella, fu suo Segretario Generale alle Finanze. Quando il Gabinetto Crispi trattò di economie, divenne Ministro delle Finanze, ma non vi durò poco più di due mesi. Anche con Rudinì stette al potere solo per quattro mesi. Il Perazzi fu Consigliere della Corte dei Conti nel 1873 e del Consiglio di Stato per la Sezione comprendente gli affari dei Ministeri delle Finanze, Agricoltura, Industria, Commercio, Guerra e Mariana nel 1874. Entrò in Senato nel 1884 e il Governo lo ebbe tra i suoi membri dal 29 dic. 1888 al 9 mar. 1889 come Ministro del Tesoro con Crispi e dal 10 mar. all’11 lug. 1896 ai Lavori Pubblici con Rudinì.

Note:

V. Ricci, Costantino Perazzi. Cenni storici biografici, Casanova, Torino 1899
Dizionario del Risorgimento Nazionale. Dalle origini a Roma Capitale. Fatti e Persone, Vol. III, Editore Francesco Vallari, Milano, 1933, p.841
A. Moscati, I ministri del Regno d’Italia, vol. V: Il Trasformismo, Comitato Napoletano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Napoli 1966, pp.107 - 116

Redazione e revisione:

  • Pizzo Marco, 2005/04/16, compilazione
  • Pizzo Marco, 2006/03/15, aggiornamento