Titolo originale:
Fondo Pierantoni GraziaTipologia:
fondoData:
(s.d.)Consistenza:
[non specificata]Descrizione:
Il Fondo Grazia Pierantoni Mancini si compone di nove buste (B. 731-739) che contengono documenti relativi agli anni 1860-1913 (anno della morte del figlio Riccardo).Al suo interno è possibile delineare come prevalenti due tipologie documentarie: la corrispondenza, sia privata che legata alla professione di scrittrice (B. 731-732 e738) e quello che può considerarsi un vero e proprio archivio letterario, fatto di bozze, di componimenti in prosa e in versi (si vedano nel fasc. 2 della B. 734 gli Scritti della prima giovinezza composti da Grazia a partire dai dodici anni o, nel f. 7, un Quaderno delle poesie contenente circa 40 componimenti risalenti agli anni tra il 1862 e il 1865), sue traduzioni e una cospicua raccolta di ritagli di giornale relativi alle recensioni fatte, sia sulla stampa estera che su quella italiana, dei lavori che venivano via via pubblicati (B. 739).
La B. 735 contiene nel fascicolo 1 le memorie della scrittrice degli anni 1858-1868 e i manoscritti autografi di Il mondo e l’amore, La donna di ieri e quella di oggi, Amore e dovere e parte della prima stesura di Una festa da ballo (fascicoli 3, 5, 15).
La busta 736 in particolare conserva (f. 1) una bozza autografa del discorso pronunciato da Pasquale Stanislao Mancini in occasione del cinquantenario dello Statuto Albertino, nonché prime stesure di romanzi minori e i primi dieci capitoli de Il Tevere (f. 8). Nella busta 737 al fasc. 8 troviamo il manoscritto autografo di Una pagina di storia 1848-1849 e la stesura del Cristoforo Colombo. Tragedia di Laura Beatrice Mancini Oliva scritta nel 1846 e copiata (con amore) da Grazia Pierantoni Mancini nel 1895 con prefazione della stessa
Storia archivistica:
Grazia Pierantoni Mancini nacque a Napoli nel 1842 (secondo altri nel 1843) dalla poetessa Laura Beatrice Oliva e da Pasquale Stanislao Mancini. Dopo gli eventi rivoluzionari del 1848 la famiglia si trasferì a Torino; dove . Massimo D’Azeglio, allora presidente del Consiglio dei Ministri, offrì al Mancini la cattedra di Diritto Internazionale all’Università.. Grazia affidò i ricordi degli anni della sua giovinezza, dal 1856 al 1864, trascorsi tra Torino e Napoli, ad un diario, pubblicato nel 1908 con il titolo di \"Impressioni e Ricordi\". Come già a Napoli, la casa torinese dei Mancini rappresentò un punto di riferimento e di riunione per intellettuali ed esuli politici L’educazione della giovane era stata affidata a Francesco De Sanctis, insegnante a Torino fino al trasferimento a Zurigo nel 1856; egli restò a lungo un importante punto di riferimento per la scrittrice, che amava sottoporgli i suoi lavori letterari per riceverne consigli ed indicazioni.. Rientrata a Napoli nel 1860, visse tra la sua città, Torino e Roma, dove nel gennaio 1868 sposò Augusto Pierantoni, professore di diritto internazionale e poi deputato dalla XII legislatura ; il villino dei Pierantoni a via Magenta esercitò un ruolo culturale importante nella capitale, punto di riunione per intellettuali, politici e personalità di spicco della cultura italiana ed europea legate ai coniugi Pierantoni da collaborazioni professionali ed amicizia. Appassionata alle vicende politiche e particolarmente sensibile alle tematiche sociali, fu decorata con la medaglia d’oro dei benemeriti della Romania e fu insignita della benemerenza della Pubblica Istruzione Italiana per aver fondato a Centurano (Caserta) dove i Pierantoni trascorrevano brevi periodi, un asilo infantile e una scuola di lavoro femminile. Morì a Roma nel 1915.Sin dagli anni di Torino intanto Grazia aveva iniziato la sua attività di scrittrice di componimenti brevi e di novelle; intensa negli anni fu la collaborazione dapprima con la Rivista Europea di Firenze, poi con Nuova Antologia, Vita italiana e Natura ed Arte. Scrittrice di racconti e romanzi, collaboratrice del periodico femminile Donna, Grazia curò la traduzione dall’inglese e dal tedesco di opere della letteratura per ragazzi (tra tutte l’opera di Dickens pubblicata in Italia nel 1869 con il titolo Il grillo del focolare )e di libri di viaggio. Fu inoltre tra le corrispondenti di Nouvelle Revue.
Della sua vasta produzione letteraria ricordiamo brevemente: Commedie d’infanzia (Napoli, 1874), Teatro per le fanciulle (Napoli 1874), Poesie (Bologna 1879), Lidia (Milano 1880), Sul Tevere (Roma 1886), Costanza (Roma 1887), Nuove poesie (1888), Donnina (Napoli 1892), Marito e avvocato (Roma 1892), Alla vigilia (Torino 1896); La signora Tilberti (Città di Castello 1900), Impressioni e ricordi :1856-1864 (Milano 1908).
Note:
Pierantoni Mancini, Grazia, Impressioni e Ricordi (1856- 1864), , Milano, Cogliati, 1908; Roux, Onorato, Infanzia e giovinezza di illustri Italiani contemporanei. Memorie autobiografiche di letterati, artisti, scienziati, uomini politici, patrioti e pubblicisti,Firenze, R. Bemporad e figlio, 1909, vol. 1, pt. 1, p. 339-360; voce Mancini Pierantoni Grazia in Poetessee scrittrici a cura di Maria Bandini Buti, Enciclopedia Biobibliografica, serie VI, Roma E.B.B.I., 1941, v. I, pp. 371-372 (con bibliografia); Santoro, Anna, Narratrici italiane dell\'800, Napoli, 1996: Roma fine Ottocento nella narrativa di Grazia Pierantoni-Mancini e di RiccardoPierantoni, in Strenna dei Romanisti LI (1990), pp. 191-203.Sull’archivio di famiglia e sul deposito al Museo Centrale del Risorgimento: Morelli, Emilia Gli acquisti recenti, in: Rassegna Storica del Risorgimento, XXVII, 1940, IX-X, pp. 514-516; Le carte Mancini, in R.S:D:R., XXVIII, 1941, I, pp. 100-103; Le carte Pierantoni, in R.S.D.R., XLI, 1954, I, pp. 105-110 (in particolare, le pp. 128-130 si riferiscono alle carte di Grazia); Le carte di P. S. Mancini, ministro di grazia e giustizia 1876-1878, in R.S.D.R., LXX, 1983, III, pp. 321-326; Le ultime carte di Pasquale Stanislao Mancini, in R.S.D.R., LXX, 1983, IV, pp. 464-469 ora
La documentazione è stata prodotta da:
Persone:
- Pierantoni Mancini Grazia, autore
Redazione e revisione:
- Cardone Massimiliano, 2005/04/16, compilazione
- Cardone Massimiliano, 2017/09/12, aggiornamento