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Archivio della Legazione dei Paesi Bassi a Roma e Firenze. 1870. Leg. di Firenze. Corrispondenza diplomatica.

Gerarchia:

Fondo della Legazione dei Paesi Bassi a Torino e a Roma » Archivio della Legazione dei Paesi Bassi a Roma e Firenze. 1870. Leg. di Firenze. Corrispondenza diplomatica.

Titolo originale:

Archivio della Legazione dei Paesi Bassi a Roma e Firenze. 1870. Leg. di Firenze. Corrispondenza diplomatica.

Segnatura:

ms. 341

Altre segnature:

  • 20 K 75

Data:

1869/12/24 - 1870/12/31

Consistenza:

Unità/Carte/Pagine: 484 cc.

Descrizione:

All'interno carteggio relativo alle relazioni politiche, diplomatiche e commerciali, ai trattati e convenzioni di navigazione e commercio, all'ordine pubblico.
In particolare:
- cc. 1-259: fasc. 1 "Legazione di Firenze. Corrispondenza diplomatica in arrivo" (Livorno, Gravenhage, Genova, Firenze, Napoli, Prato, Roma, Curaçao, Genova, Pisa, Ancona, L'Aja, Amsterdam, Cagliari, Malta, Palermo, Versailles, 3 gen. - 31 dic. 1870). Carteggio del Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia, di Heldewier (incaricato d'affari dei Paesi Bassi a Firenze), di Roest van Lemburg (Ministro degli affari esteri dei Paesi Bassi), dell'Ambasciatore dei Paesi Bassi a Firenze, del conte Louis du Chastel (Ministro Plenipotenziario dei Paesi Bassi presso la Santa Sede), del vice ammiraglio Leopoldo del Re (aiutante generale di S. M. Siciliana), del Governo della Colonia Curaçao (Antille olandesi), di Auguste Meuricoffre (console generale dei Paesi Bassi a Napoli), di Jean-Thierry Fischer (console generale dei Paesi Bassi a Genova), del Comune di Pisa, del Consolato dei Paesi Bassi ad Ancona, del Ministro degli Affari Esteri Visconti Venosta, del barone Francesco Rossi (console dei Paesi Bassi a Cagliari), del Consolato dei Paesi Bassi a Malta, del Consolato dei Paesi Bassi a Palermo, di De Sonnaz (Gran Maestro di Cerimonie di S. M.), di von Bismarch.
Alla c. 41: "Regio Orfanotrofio Magnolfi presso Prato (Toscana), 17 feb. 1870. Oggetto: richiamo a Suor Caterina, alias Agnese Maria Vassen per corrispondere alla denunzia di eredità lasciatale dal fu di lei fratello Canonico Giovanni Uberto Vassen" firmata da Attiliano Pancani (segue carteggio e allegati).

- cc. 260-484: fasc. 2 "Legazione di Firenze. Corrispondenza diplomatica in partenza" (Firenze, Amsterdam, Roma, 24 dic. 1869 - 30 dic. 1870). Carteggio di Roest van Lemburg (Ministro degli affari esteri dei Paesi Bassi), di Luigi Gerra (deputato al Parlamento, Consigliere di Stato, Segretario Generale del Ministero dell'Interno), di Visconti Venosta (Ministro degli Affari Esteri), di Heldewier (incaricato d'affari dei Paesi Bassi a Firenze), del conte Louis du Chastel (Ministro Plenipotenziario dei Paesi Bassi presso la Santa Sede), del generale van Mulken (ministro della guerra dei Paesi Bassi).

Alla c. 389: "Prospetto Sommario della sostanza abbandonata dal fu Ronca Giovanni Battista e quota ereditaria del Gaetano Domenico Ronca".

Alle cc. 450-452 relazione e promemoria dell'avvocato Giuseppe Ugolini di Roma come procuratore del sacerdote olandese Luigi Leon Vittore Wilde, di cui si riporta la trascrizione: "Onorevoli Signori, nel primo piano del Palazzo Righetti posto in Roma sulla piazza del Biscione civico num. 95 esisteva il Casino dei Zuavi Olandesi. Era Direttore di tal Casino nonchè prprietario dei mobili, comestibili etc. il Sacerdote olandese Luigi Leon Vittore Wilde che necessitato a partire da Roma in seguito dell'occupazione fatta dalle armi italiane il 20 settembre passato con procura legale inviata da Amsterdam nominava di lui Procuratore Generale l'Avv. Giuseppe Ugolini dimorante nella propria casa in via dei Sediari N. 76, affinchè rivendicando prima il possesso del Casino ed oggetti rimasti esenti dallo spoglio, quindi tutto ciò che fosse rotto o derubbato nel giorno ventidue settembre suddetto (giorno nel quale una turba di popolo non impedita dalla Forza od Autorità si permise d'invadere la proprietà privata) chiedesse in equo indennizzo atto a rappresentare il danno fatto al proprietario ed amministratore del Casino, e quello arecato ai connazionali olandesi che in tutta buona fede lasciarono in deposito circa cinquecento valigie, baulli, etc. contenenti vestiario, biancherie, denari, ed oggetti di valore. L'Avv. Ugolini procuratore come sopra in esecuzione del mandato e per conto del Sacerdote Wilde trasmette qui unite: 1°. La pro-memoria dei fatti e circostanze che si riferiscono allo spoglio del Casino; 2° la nota originale inviata dallo stesso Sacerdote Wilde da Amsterdam indicante li diversi oggetti e robbe preesistenti al 20 settembre, e la valutazione del danno in complesso considerato dalle centocinquanta alle duecento mila lire, e che forma la base del quantitativo dell'indennizzo che il Direttore del Casino crede giusto di poter chiedere all'Autorità Governativa per tutto quello che non riportato in Questura a termine della legge emanata dal Sig. Generale Masi, non fosse fatto ristituire in nantura. E poichè trattasi dell'interesse di persone che hanno sudditanze al re dei Paesi Bassi, così il procuratore esponente non dubita che anche il Sig.r Ministro di Sua Maestà accreditato presso la Corte di Firenze non sia per interporre i suoi valevoli uffizj, affinchè o sieno fatte restituire le robbe involate, o indennizzato tutto quello che stato distrutto o consumato. Roma, 14 novembre 1870. Pel Sacerdote L.L.V. Wilde, Giuseppe avvocato Ugolini procuratore".
Segue promemoria: "Pro-memoria intorno alle devastationi accadute nel 1° piano del Palazzo già Righetti al Biscione tenuto dal Casino dei Zuavi Olandesi. La mattina del 20 settembre passato entrarono a Roma le truppe italiane. Il Padre L. L. V. Wilde della Compagnia di Gesù, non per altro motivo se non perchè appartenente alla suddetta Compagnia e poichè Direttore dei Zuavi olandesi posto nel suddetto Palazzo al Biscione, fu preso dal Convento del Gesù, e tradotto violentemente fra le bajonette alla carcere militare del quartiere annesso alla suddetta casa professa del Gesù, ed ivi ritenuto finoalla sera dello stesso giorno 20 settembre. Nelle ore pomeridiante del 22 settembre sudetto un orda di malviventi guidata da due donne mandate isolatamente avvanti perchè quei due o tre individui che erano rimasti in custodia del Casino fossero più facili ad parire la porta allorchè suonavano il campanello, penetrati entro l'appartamento, e mettendo fuori pugnali ed latre armi, non solo obbligarono, onde salvare la vita, a fuggire i tre individui vestiti in borghese, ma fatti padroni di tutto quello che ivi esisteva, in poche ore, quello che potè apportarsi fu immediatamente tolto e rubbato, e quello che rimase fu malmenato e rotto. Per norma di chi deve prender congnizione dei gravissimi danni, e delle ruberie commesse, si da la Nota indicativa del contenuto nel Casino all'effetto di apprezzare l'indennizzo che reclama il Direttore. Invitata e chiamata la Truppa italiana a voler impedire il disordine e la sfrenatezza del popolaccio, non volle intervenire alla repressione e solo dopo finito il depredamento venne apposto un picchetto di Guardia, che nei giorni segguenti finì col dar mano ad ulteirori arbitrj non essendosi chiuse le porte ne data consegna delle misere rimanenze. Siccome poi la masnada non solo compenetrata nel Casino, ma anche nei bassifondi sfasciando le serrature, così venne libero l'accesso anche della cantina ove esistevano tante botti di vino per la tenuta di 90 barili circa, del quale ne profittò non solo il popolo, ma li stessi soldati finchè stettero di guardia, la quale in seguito a ripetute istanze per parte dell'Avv. Giu. Ugolini come procuratore del Direttore del Casino olandese (che insisteva per poter andare in possesso dei miseri avanzi, di liquidar tutto, e riconsegnare i locali alla proprietaria del Palazzo, che è la Banca Romana) fu levata dal Comando di Piazza il 18 ottobre passato, ed allora fu che andato al possesso si trovarono 53 barili di vino alterato nella qualità per essere state aperte le botti; e di tutto quello rimasto al primo piano consistente in due bigliardi malmenati, tavole e banchi, e pochi altri mobili guasti che fatti periziare insieme al vino non hanno presentato un valore se non di mille lire circa, nel mentre come si trovava il Casino prima che fosse invaso, si fa un calcolo approssimativo dalle 150 alle 200 mila lire di danni, di guasti, e di rubberie che l'Autorità che si mostri indifferente o deve direttamente rifondare, o far per lo meno pagare a chi commise tanti furti e tanti guasti. Ed avertasi che non può dirsi esagerata la somma clacolata dei 150 ai 200 mila franchi perchè esistevano circa 500 fra ligie e bauli entro i quali, e vi era denaro, ed effetti preziosi di tanti Zuavi olandesi, che non è un iperbole certamente il fissare l'enunciata somma per indennizzo. Per sola indicazione di procedura da istruirsi dall'Autorità competente si nota come notizia data dagl'individui che dissero esersi trovati qsuando si fecero le rubbarie essere implicato un Antonio Piergentili dimorante (dicono) nel vicolod i Grotta PInta N. 26 1° piano. L'Ostessa di Grotta PInta. Il piano forte si dice asportato al vicolo de' Venti N. 2. L'orologio a muro lo dicono portato nell'Osteria che trovasi in prossimità dell'officio Notarile Franchi al Bisicone. Delle valigie si dicono portate dal Cappellaro a Campo di Fiore vicino la Frigitoria; altre dall'Oste sulla piazza di S. Lorenzo e Damaso vicino al Notaro Degl'Abbuti. Altre alla Pace ultimo piano sopra il Tabaccaro. Dalla Fontaniera al vicolo dei Cappellari si dicono asporatati delle robbe del Casino e dal Caffettiere Annibali a Campo di Fiori all'angolo della Corda si dice andata la machina di rame pel caffè. IL portiere del Palazzo del Biscione Giuseppe Mordenti non può non aver veduto meglio di qualunque altro gl'individui che hanno rubbato, e se volesse, potrebbe dare interssanti indizi".
A stampa: a) "Sessione 1869-1870. Seconda della X Legislatura. Camera dei Deputati. Relazione della Commissione Generale del Bilancio. Esercizio 1870. Ministero degli Affari Esteri".

Descrizione estrinseca:

Volume
Dorso: Archivio della Legazione dei Paesi Bassi a Roma e Firenze. 1870. Leg. di Firenze. Corrispondenza diplomatica.
Formato/Dimensioni/Misure: 370x270x60 mm.
Cartulazione.

Note:

Documentazione manoscritta e a stampa in lingua francese, italiano e olandese.

Persone:


Enti:


Toponimi:


Redazione e revisione:

  • Merigliano Alessandra, 2010/10/30, compilazione
  • Merigliano Alessandra, 2010/11/13, aggiornamento