Gerarchia:
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Carteggio (telegrammi e lettere) della Prefettura di Caserta durante la Campagna per la presa di Roma. 1870.Segnatura:
(ms. 665) 5Data:
1870/09/07 - 1870/09/09Consistenza:
Unità/Carte/Pagine: cc. 71 - 97Descrizione:
All'interno:- c. 71: lettera di Feraud et Fils circa un appuntamento (Napoli, 7 set. 1870);
- cc. 72-82: telegrammi in parte cifrati del sottoprefetto di Formia Celano, del Delegato di Isoletta Fusco, del sottoprefetto di Sora De Gennaro, del prefetto di Bari Amaricuso al prefetto di Caserta circa il fatto che a Terracina vi erano 180 soldati senza Zuavi e a Velletri 1000 soldati; circa il conto dell'elenco dei "malfattori e renitenti" ricoverati nel territorio pontificio per disporne le ricerche ai confini; circa le condizioni dello spirito pubblico ossia che nulla valeva a scuotere l'apatia della popolazione incredula e timida. A Ceprano vi erano pochi gendarmi; a Frosinone 600 squadriglie; 400 indigeni e 100 gendarmi con ordine di resistere come potevano e ripiegare su Roma. Si dubitava che avrebbero eseguito tale ordine. Inoltre che l'ex maggiore Gianfilippo Ghirelli emigrato romano venne arrestato a Pistoia per maneggi mazziniani e uscì dopo qualche giorno di detenzione (Sora, Isoletta, Formia, Bari, 8 set. 1870);
- c. 83: lettera di un informatore circa lo sconfinamento dei soldati e l'allerta delle truppe pontificie a Roma (7 set. 1870);
- c. 84: telegramma del prefetto di Caserta al Ministro dell'Interno di cui si riporta il testo: "Monte Pincio a Roma armato con sei mortai e diciotto pezzi di artiglieria e Villa a Monte Mario con quattro mortai e dodici pezzi. Arrivato colà ieri conte di Caserta e visitato oggi papa. Repubblicani romani contano sopra gran movimento nelle Calabrie, secondo lettere giunte da quelle provincie. Truppe papaline in Terracina pronte a partire, appena vedranno avvicinare truppe nostre, montano guardia col sacco addosso. A Frosinone hanno ordine resistere come possono e ripiegare sopra Roma. Partito Liberale si è scosso. Già si lavora con alacrità" (8 set. 1870);
- cc. 85-87: telegrammi in parte cifrati del sottoprefetto di Sora De Gennaro e del sottoprefetto di Formia Celano al prefetto di Caserta (Sora, Formia, 9 set. 1870);
- c. 88: lettera di D. Silvagni al prefetto di Caserta circa l'opinione generale sulla situazione politica (Firenze, 7 set. 1870);
- cc. 89-97: telegrammi in parte cifrati del sottoprefetto di Sora De Gennaro, del Delegato di Isoletta Fusco, del sottoprefetto di Formia Celano al prefetto di Caserta circa il fatto che erano tutti animati dal fervente desiderio di invasione ma decisi a non muoversi. A Frosinone in seduta segreta i Gonfalonieri Anziani decisero di ritirarsi appena fosse entrata la truppa per gettare il paese nel disordine. Difficilmente si sarebbe trovato ci poteva assumere il Governo Provvisorio perchè i "galantuomini" erano decisi a ritirarsi in campagna. Il popolo basso pareva volesse fare buona accoglienza alle truppe. Nelle città di Terracina e Velletri vi erano cittadini che chiedevano al re il pronto ingresso delle truppe italiane nel loro territorio. Nella provincia di Frosinone, a Veroli, a Monte S. Giovanni ed altri Comuni si organizzavano apertamente manifestazioni per l'unità nazionale sostto "lo scettro costituzionale di Vittorio Emanuele II" (Isoletta, Formia, 9 set. 1870).
Descrizione estrinseca:
FascicoloCartulazione.
Note:
Data topica: CasertaDocumentazione manoscritta.
Persone:
- Amaricuso , Prefetto di Bari
- Celano , Sottoprefetto di Formia
- De Gennaro Luigi, sottoprefetto di Sora
- Feraud et Fils (Napoli)
- Fusco , Delegato di Isoletta
- Silvagni D.
Enti:
- Prefettura di Caserta, autore
Toponimi:
Redazione e revisione:
- Merigliano Alessandra, 2011/03/02, compilazione
- Merigliano Alessandra, 2011/03/02, aggiornamento