Istituto per la storia del Risorgimento italiano

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Da: Pais Serra Francesco, Cocchi Pais Ida (Chambéry) A: Cocchi Pais Ida (s.l.)

Gerarchia:

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Da:


A:

Cocchi Pais Ida (s.l.)

Luogo di partenza:

Chambéry

Data:

1870/11/03

Tipologia:

carteggio

Tipologia della missiva:

lettera

Consistenza:

1 lettera

Segnatura:

(PAIS 1) 6

Lingua:

italiano; francese

Note al destinatario:

DESTINATARIO

Contenuto:

Chambery, 3 novembre 1870
“Mia cara Ida, questa mattina dovevo partire coll’Intendente Generale – che è un francese – e con il Colonnello Faustino [Farrona], ma giunto alla stazione non trovai né l’uno, né l’altro e mi decisi di partire per aspettarli qua, ancora però non sono giunti, e forse non arriveranno che più tardi, ad ogni modo domani partirò per Dole.
Non puoi farti un’idea della confusione che regna nel Corpo dei volontari, nel ‘67 a confronto del ’70 vi era un ordine per […]. Garibaldi non ha ancora un cannone ed i volontari non hanno ancora armi, quindi menzogne dei giornali le montate vittorie di Garibaldi, anzi per tua e per solo norma dei nostri veri amici, sappi che all’appressarsi dei prussiani due battaglioni di Guardie Mobili francesi, fuggirono senza sparare un colpo e lasciarono solo il povero Generale che dovette la propria salvezza al corso veloce dei cavalli della sua vettura; il panico si è impossessato del popolo francese e […] non solo è un utopia lo sperare in una rivincita ma credo fallia il pensare ad una seria resistenza, malgrado ciò si vuol continuare la guerra, che è quanto dire rovinare completamente la Francia. Basta per me non me ne importa affatto perché io che farò il mio dovere e mi batterò come deve battersi il vero repubblicano, […], senza paura ed esclusivamente animato dal principio della libertà.
Non ho per anco ricevute tue lettere, ma non te ne fo carico, perché tu poveretta le avrai mandate a Dole e quindi le troverò al mio arrivo colà e mi compenseranno largamente di tanti giorni di fatica d’insonnia, di noia e di nausea. La tua salute spero che andrà bene e che al mio ritorno potrò rivederti com’io ti desidero, sana robusta e quel che più mi interessa tranquilla ed emancipata dalle frivolezze del tuo sesso che sono in conflitto col tuo impegno, ma che [pare] per effetto di educazione e di cattivi esempi […] ancora il tuo spirito.
Se noi ci rivedremo ancora, è mestiere che l’incominci una vita nuova, che nulla abbia più di comune di un passato di ogni giorno, ma in darne procura di cancellare dalla mia memoria; ora però non ti prendere in mala sorte ciò che ti scrivo, ma abbilo come un segno della mia ferma volontà di vivere teco in perfetta armonia.
Saluta e bacia papà, mamma […] Aldo e Elide, stringi la mano a Venturini a Petroni figlio e padre, al caro Fortis ai fratelli [Battistini], specialmente al mio amico Annibale.
[…] puoi ricevi mille amplessi ed un milione di baci dal tuo fedele Cicillo”.

Tipo di numerazione:

cartulazione

Note:

Lettera manoscritta.
Denominazione desunta: Lettera di Francesco Pais Serra (che si firma Cicillo) ad Ida Cocchi Pais.

Persone:


Redazione e revisione:

  • Merigliano Alessandra, 2011/09/07, compilazione
  • Merigliano Alessandra, 2011/09/07, aggiornamento