Istituto per la storia del Risorgimento italiano

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Da: Pais Serra Francesco, Cocchi Pais Ida (Chambéry) A: Cocchi Pais Ida (s.l.)

Gerarchia:

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Da:


A:

Cocchi Pais Ida (s.l.)

Luogo di partenza:

Chambéry

Data:

1870/11/21

Tipologia:

carteggio

Tipologia della missiva:

lettera

Consistenza:

1 lettera

Segnatura:

(PAIS 1) 14

Lingua:

italiano; francese

Note al destinatario:

DESTINATARIO

Contenuto:

Chambery, 21 novembre 1870
“Cara Ida, ieri ebbi il tuo telegramma, oggi una tua lettera unitamente a poche righe di Ferlini, al quale manderò le 100 lire entro la settimana. Riguardo alla medaglia commemorativa del 1867, fa pure la dimanda che si richiede e prega [Dionciani], il quale saluterai a mio nome, di volerla appoggiare. A Venturini scriverò questa sera, intanto salutalo e pregalo a scusarmi se non posso approvare la condotta da lui tenuta per la fondazione del Giornale.
Nella tua lettera di ieri mi ripeti le solite frasi d’amore etc. etc. etc., a questo oggetto permetti che ti ripeta quanto non potei dispensarmi dallo scriverti in una mia; che cioè non amo che tu mi scriva più del tuo amore, ne del dolore che provi da me divisa; ti reputo abbastanza gentile per credere che vorrai compiacermi ed impedirmi in tal modo di respingerti le lettere che contenessero le dichiarazioni più o meno sentimentali di un affetto che la tua penna sa maestrevolmente creare e far intendere.
Oggi arriverà costà la moglie del mio segretario, che è un giovine distintissimo – essa viene non chiamata e non preceduta da pianti, da dolori, da isolamento e da simili abilissimi mezzi femminini; sia la benvenuta, riceverà da me quella simpatia e quell’appoggio che essa ha diritto di ottenere. Vedi che mio malgrado sono costretto a riabilitarmi un pochino col tuo sesso; ciò spero ti convincerà che sono giusto ed imparziale e che ammiro ed apprezzo il bene ovunque lo trovo; così p.e. io serbo un culto alla figlia del Generale Monet, alloggiata nello stesso mio albergo, con la quale io non ho mai parlato, ma ho semplicemente veduta una sol volta, essa è bella e [sovranamente] simpatica; mi assicurano, quelli che la conoscono, che è istruita e dotata di molte virtù, non può essere diversamente, quando si osserva la condotta che essa tiene, che è la seguente.
Moglie ad un ufficiale che è presentemente prigioniero in Francia, ha tentato inutilmente di raggiungere suo marito; ricca, giovine e bella vive ritirata nella sua camera nella quale fa colazione e pranzo, non esce che una sol volta la settimana in compagnia di suo padre; non riceve alcuno e piange sovente il suo compagno lontano – sebbene fuori da qualunque pericolo; da suo fratello m’informai di certe cose ed appresi che la vita che essa vive è da lei e non da altri imposta e che senza aver mai fatte le abili e scaltre proteste di fedeltà, di amore e di costanza, pare […] e degna di essere amata da chi per la sua patria ha esposto la vita ed […].
Secondo alcuni ed alcune una tal donna sarà una stupida ed una ridicola, per me e per gli uomini di core rimarrà sempre un essere grande e meritevole dell’ammirazione degli onesti. E tu che ne pensi? Scommetto che presso la tua famiglia è creduta una donna senza onore. Ho benedetto […]! Saluta tutti e credimi tuo Cicillo”.

Tipo di numerazione:

cartulazione

Note:

Lettera manoscritta su carta intestata: “République Française. Armée des Vosges. Lègion Italienne”.
Denominazione desunta: Lettera di Francesco Pais Serra (che si firma Cicillo) ad Ida Cocchi Pais.

Persone:


Redazione e revisione:

  • Merigliano Alessandra, 2011/09/07, compilazione
  • Merigliano Alessandra, 2011/09/07, aggiornamento