Il secondo volume dell’opera di Roncalli riprende gli avvenimenti romani a partire dal polizzino del 26 novembre 1848 con uno sguardo sulla Roma temporaneamente non papale. Ampio spazio è riservato al 1849 non soltanto a causa della nascita della Repubblica ma anche per il ruolo assunto da Roncalli quale stenografo presso il Consiglio dei deputati, ruolo che gli consente di cogliere e di riportare con immediatezza “atti e notizie speciali” e di annotarli “con dettagli estesi e di carattere ufficiale”.Il volume si conclude con gli avvenimenti del 1851 che all’estensore della Cronaca appaiono meno tranquilli dell’anno precedente. Tuttavia il cronista non si ferma a descrivere la situazione soltanto con pessimismo ma si richiama alla vita romana, ai suoi divertimenti, ai teatri, ai balli, alle festività civili e religiose, al carnevale e alla Pasqua, eventi tutti contrassegnati da un grande afflusso di turisti.
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